Cronache di germinale 1258
Boschi a Ovest di
Castelbruma,
Castelbruma
Sesto giorno della seconda
decade di Germinale
1258
La Caccia
Suonano i corni a Castelbruma,
Alarico d’Urso ha chiamato i suoi duchi a raccolta per festeggiare il nascituro erede con una caccia.
Nelle ultime decadi le fredde e inospitali terre della Bruma si sono fatte protagoniste di molte voci che hanno attraversato le Terre Spezzate, oltre alla lieta novella sulla nascita di un erede dei d’Urso annunciata dallo stesso Principe.
Valleterna ha infatti lanciato un guanto di sfida ai brumiani per riprendersi i territori dell’
Oltrespina, strappati l’anno passato all’empio dominio del
Cavaliere Nero, ma a quanto pare Sua Maestà non si è ancora pronunciato sulla legittimità delle rivendicazioni valniane. Pare inoltre che il rigido inverno abbia portato potenti visioni a
druidi, sacerdoti e
sciamani dell’Antico Culto e che i brumiani si stiano riavvicinando alle antiche tradizioni della loro terra, rimasta invero sempre piuttosto tiepida nei confronti della religione ufficiale: la
Tetrade.
Nel giorno sesto della seconda decade di Germinale nei boschi ad ovest della rocca di Castelbruma, giusto al di là del fiume
Silente, è stata annunciata una grande caccia per gli uomini della Bruma. Ma senza dubbio le corti dei Principi delle Terre Spezzate presenzieranno all’evento, tantopiù che alcuni nobili appassionati di caccia sono già in movimento per raggiungere in tempo l’adunata di Alarico D'Urso. Tra questi spiccano il giovane barone di
Litoranèa, Flavio Aurelio
Aloisi di
Corona del Re e
Manorso, capoclan dei
Figli del Cervo di
Altabrina.
Riassunto di quanto accadde
Nel mese del disgelo risuonarono i corni nell’intera Castelbruma:
Alarico d'Urso aveva infatti chiamato i suoi duchi e i nobili stranieri a raccolta per festeggiare il
nascituro erede brumiano con una grande caccia.
Nel giorno sesto della seconda decade di Germinale nei boschi ad ovest della rocca di Castelbruma, giusto al di là del
fiume Silente , si riunirono così dignitari di ogni principato per celebrare la lieta novella con un’imponente caccia ai pericolosi mostri. Anche la Principessa Elissa fece la sua apparizione presso la tenda di caccia affinché il Principe potesse mostrare a vassalli e ospiti che la moglie godeva di buona salute e che i segni della gravidanza erano già ben visibili. Ma nel corso della giornata, mentre i brumiani difendevano con successo i territori di Oltrespina e la nascente città di Conquista dalle pretese dei valniani, qualcosa di altrettanto importante veniva sottratto alla loro custodia. Sulla via del ritorno alla rocca, nel folto del bosco, la moglie di Alarico d'Urso Elissa Alcestidi fu rapita dagli armati di Neenuvar e condotta in gran segreto alla Volta dell'Armonia. Misteriose apparvero allora le ragioni del ratto che non solo aveva suscitato lo stupore del regno, ma scatenato l'ira congiunta di Castelbruma e di Venalia, patria della principessa.
Anche un altro ostaggio eccellente fu sorpreso nel folto dei boschi brumiani: gli uomini di Meridia catturarono infatti il Capoclan del Cervo
Manorso , per assicurarsi una parte dello scomparso Oro di Punta Artiglio quale riscatto da parte di Altabrina.
In quegli stessi giorni, in tutto il nord delle Terre Spezzate, si diffondeva la notizia che il rigido inverno aveva portato potenti visioni a druidi, sacerdoti e sciamani dell’Antico Culto. Presagi che annunciavano l’arrivo di
un grande spirito, forse foriero di una nuova ondata di fervore religioso nei principati fedeli agli Spiriti di tutte le cose. In molti temettero che i brumiani si stessero riavvicinando alle antiche tradizioni della loro terra, rimasta invero sempre piuttosto tiepida nei confronti della religione ufficiale: la
Tetrade .
Ritratti e disegni - 1
Novità e Dicerie
(
in questo paragrafo, inserisci liberamente aggiornamenti, commenti, approfondimenti, millanterie).
Eventi del mese
Bandi del mese